“Il mio proposito attraverso l’arte del Taiko è quello di arrivare nelle profondità dell’animo umano per toccare l’essenza dell’essere. Esplorare i doni e le capacità che ci sono state concesse. Divenire veri esseri umani” Mugen Yahiro - Munedaiko
Non molti sanno che per un paio d'anni, ho praticato l'arte del taiko, tamburi giapponesi, con la guida del M° Mugen, del gruppo Munedaiko.
Un percorso ed un esperienza di vita che hanno contribuito fortemente alla mia crescita personale. ... Ed ecco a voi la storia.
Ho incontrato il taiko al festival dell’oriente del 2019. C’era questa minuta ragazza che “lanciava" tutta sé stessa contro questo enorme tamburo e SBAM! SBAM! SBAM! tirava di quelle legnate (!) e io volevo essere lei. Volevo provare quello che provava lei mentre con tutta se stessa batteva quel mega tamburo, mentre tutta se stessa riverberava in quella sala tramite quelle pelli.
Ho cercato un corso e nel web ho trovato il gruppo di studio Munedaiko... (scoprii poi -fatalità?! Io non credo.) essere la famiglia Yahiro, con il M°Yuji Yahiro importante figura dello Shiatsu: grazie a lui lo Shiatsu è arrivato da noi in Italia!)
Insomma, mi iscrivo al corso, e arrivo alla prima lezione...
Questo minuto Maestro comincia la lezione facendoci fare piegamenti, addominali, squat… "Questi son matti penso io, ma dove cazpita mi sono infilata?! io volevo solo battere dei tamburi!"
Finalmente il riscaldamento finisce e cominciamo. C’è il Maestro che dà il ritmo da seguire e i suoi fratelli che ci stanno intorno con delle quasi racchette da ping pong (aka Uchiwa daiko, tamburo giapponese a forma di racchetta) e mantengono il ritmo proposto.
Io già non ci capisco più nulla, troppo rumore, sti tamburi sono tanti, il suono è sovrastante e io non ci capisco più nulla.
Mi giro in cerca di uno dei fratelli, lo guardo implorante, questo si avvicina con la sua racchetta e continua a battere e non parla. Ma io guardo lui, mica la racchetta e il ritmo da tenere (🤦🏻♀️) e ma lui non parla (e perché dovrebbe, è il ritmo che dovrei sentire!)… e io continuo a non capirci nulla.
Ad un certo punto SBAM! (first reaction Shock!) è arrivato il Maestro a sbattere contro il mio tamburo, ok ho ritrovato il ritmo. Grazie dell'infarto.
Il tempo passa, cambiamo e manteniamo dei ritmi base, io mi accorgo di avere il polso sinistro che non fa quello che gli dico. Verso la fine entro in uno stato di trans (stiamo mantenendo il ritmo da un po’) e mi sento profondamente triste e distaccata da tutto. Da dove mi trovo scorgo con la coda dell’occhio il Maestro di fianco a me, ma io sono triste e abbandonata chissà dove, mentre il mio corpo mantiene il ritmo. Riemergo, il Maestro è ancora lì, ah, sta cercando di dirmi qualcosa, oh! Vuole spazio sul tamburo (che figure!), più in là non ricordo (forse sprofondavo nell’imbarazzo). A lezione terminata vado dal Maestro e gli racconto della sensazione di tristezza e chiedo lumi a riguardo … “Strano…” dice lui “non è mai successo…” AhAh! Penso! Eccomi! Forse non hai mai incontrato nessuno col caos che ho dentro io, penso.
Salgo in macchina e nel viaggio di ritorno mi dico che questi son fuori, io mica mi sono iscritta ad un corso di ginnastica militare, eciaocariciao.
Ritorno. Ovvio, chi sono io per mollare?
Appena entravo a lezione però me ne volevo andare, c’era una sfida molto grande da affrontare e da sola era difficile. Mi era già successo al secondo anno della scuola di Shiatsu, stesse identiche emozioni, entravo in classe e volevo girare i tacchi ed andarmene.
Avevo bisogno di chiedere aiuto.
Per lo shiatsu chiesi aiuto ad una insegnante, per il taiko... chiesi allo Yi Jing, l’amico mio migliore. Chiesi dei simboli da disegnare sui bachi per avere sostegno durante la pratica Taiko.
L’amico mio migliore è un fetentone (sì lui, lo Yi Jing), ti sbatte sempre tutta la verità in faccia, senza tante moine, così: SBAM!
Esce l'esagramma 58 Il Sereno che muta nel mio esagramma di nascita 47 Oppressione.
[Vedi post "Yi Jing ed esagramma di nascita]
L'ideogramma del 58 mostra una persona con la bocca aperta ed il numero 8 兌 . Può significare: apertura, esprimersi nel modo corretto, comunicare e gioia, eccitazione. L'ideogramma del 47 invece mostra un albero chiuso in un recinto 困.
La mia interpretazione è “(Cara) Anna finiscila di chiuderti in te stessa come ti viene al solito facile fare ma relazionati, apriti con fiducia con sto benedetto tamburo" - Oppure "mettiti in gioco (come sai fare) con gioia!"
Come dicevo, SBAM. Grazie amico mio migliore Yi Jing.
Torno quindi a lezione e mi aggrappo letteralmente ai miei bachi e ai miei simboli. Con tutta me stessa cerco di uscire dal mio bozzolo, santo cielo che fatica!
Al termine della lezione il Maestro ci fa stendere a terra ed esegue una mini esibizione. Le vibrazioni sconquassano ogni cellula del mio corpo, ogni-cellula. All’improvviso provo un’immensa gioia, vorrei mettermi a ridere forte! La gioia nella tradizione orientale è l’emozione legata al Cuore. Oh, sarà mica la gioia del mio Cuore?! (risvegliata dal tamburo?!)
Davvero si può essere così gioiosi?
Il corso finisce, sono state quattro lezioni a cadenza mensile e con reclusione per covid nel mezzo. Ma il taiko ha avuto e mi ha dato la forza di farmi evolvere, ancora.
Seguiranno poi un campo intensivo di Taiko di una settimana e un corso avanzato l'anno seguente.
Al temine di questo scritto penso:
Lo shiatsu, l’ I Ching e il Taiko, tre pilastri, ne manca uno: la mia famiglia è il quarto.
Un quadrato. Il quadrato rappresenta lo Yin, la Terra, la forza che dà struttura, che realizza. Tutto quadra. La mia vita quadra, e toh..! Arriva Giovanni 💙
E questo post si trasforma in un'occasione per ringraziare la Vita e me, per averle dato fiducia.
That's All Folks.
p.s. Iscrivetevi, e fate iscrivere i vostri cari ad un corso di Taiko, ne uscirete rinnovati!
📷 Propizio attraversare la grande acqua
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